Finalmente tutto pronto per gli studi di settore 2011

Pubblicati il provvedimento dell’Agenzia con i 206 modelli per comunicare i dati rilevanti per il periodo d’imposta 2011 e il software GE.RI.CO. 2012
Con un ritardo ancora maggiore rispetto all’anno scorso, si è completato proprio ieri, in corrispondenza di quel 18 giugno nel quale i soggetti interessati avrebbero dovuto versare il saldo 2011, il quadro degli strumenti necessari all’applicazione degli studi di settore.
L’Agenzia delle Entrate ha infatti pubblicato il provvedimento che approva, finalmente, i 206 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore da utilizzare per il periodo d’imposta 2011 e, nel contempo, ha reso disponibile il software GE.RI.CO. 2012. Sabato, invece, era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 13 giugno 2012 (cosiddetto decreto correttivi), ossia il decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze di approvazione della revisione congiunturale speciale degli studi di settore per il periodo d’imposta 2011.
Decisivo, in particolare per gli studi non revisionati, sarà proprio il ruolo dei correttivi, che, almeno secondo quanto promette la SOSE, dovrebbero tenere efficacemente conto di alcune grandezze e variabili economiche e le relative relazioni, modificate a seguito della crisi economica verificatasi nel corso del 2011, quali in particolare: le contrazioni più significative dei margini e delle redditività; il minor grado di utilizzo degli impianti e dei macchinari; le riduzioni delle tariffe per le prestazioni professionali; l’aumento del costo del carburante; gli andamenti congiunturali negativi intervenuti nell’ambito dei diversi settori, anche in relazione al territorio; la ritardata percezione dei compensi da parte degli esercenti attività di lavoro autonomo a fronte delle prestazioni rese.
Nel decreto correttivi vi è innanzitutto un intervento che riguarda l’analisi di normalità economica, ed in particolare l’indicatore “Durata delle scorte”: per quei soggetti che hanno registrato una riduzione nei ricavi rispetto al 2010 ed erano coerenti quanto alle esistenze iniziali, la soglia massima di normalità economica è stata incrementata in modo da tener conto dell’aumento di rimanenze finali riconducibile alla crisi economica.
I correttivi, invece, scattano nei confronti dei soggetti che presentano nel 2011 ricavi inferiori rispetto al ricavo puntuale derivante dall’applicazione dell’analisi di congruità e di normalità economica: GERICO li applica secondo una sequenza precisa, ossia correttivi specifici – correttivi di settore – correttivi individuali.
Per quanto attiene i primi, sono stati individuati specifici interventi correttivi delle funzioni di ricavo o compenso: l’intervento più significativo è quello relativo al costo del carburante per le attività che lo utilizzano quale materia prima principale (come ad esempio i taxi o il trasporto merci).
Parlando invece di correttivi congiunturali, l’analisi condotta dalla SOSE ha evidenziato come 164 studi di settore abbiano conosciuto nel 2011 una riduzione dei margini economici e della redditività, rispetto all’anno cui si riferiscono i dati presi a base per l’evoluzione dello specifico studio, a seguito di modifiche strutturali delle relazioni tra le variabili economiche: per essi sono stati individuati specifici coefficienti correttivi congiunturali, calcolati per singolo cluster. Per gli studi di settore delle attività professionali che applicano funzioni di compenso basate sul numero degli incarichi, il correttivo congiunturale è invece funzionale a tenere conto della riduzione delle tariffe determinatasi per effetto della crisi.
I correttivi congiunturali individuali sono stati invece previsti per tutti i 206 studi di settore in vigore per il periodo d’imposta 2011.
Per i 12 studi di settore delle attività professionali che applicano funzioni di compenso basate sul numero degli incarichi, si è tenuto conto della ritardata percezione dei compensi a fronte delle prestazioni rese, mentre per 195 studi di settore della contrazione dei costi variabili del 2011 rispetto al 2010 o 2009 (considerando il maggiore tra i due).
Va detto che, sulla base delle prime verifiche, la versione finale di GE.RI.CO., ma il giudizio finale non può che rimanere sospeso in attesa della sua applicazione a casi concreti, non sembra condurre a risultati molto diversi rispetto all’ultima versione beta (la terza), resa in precedenza disponibile da parte dell’Agenzia.
È chiaro ed evidente che in questo scenario, mancando soltanto 21 giorni all’appuntamento con il versamento delle imposte, spostato al 9 luglio proprio per effetto della proroga determinata dai ritardi sugli studi, dovendo comunque confidare nel fatto che i software utilizzati negli studi professionali vengano aggiornati al più presto, non c’è più molto tempo per simulazioni e calcoli. Si annunciano quindi giorni frenetici per verificare le risultanze di GE.RI.CO. in relazione ai diversi clienti, e decidere con loro, laddove l’esito non sia quello sperato, se effettuare l’adeguamento dei ricavi o mantenere il dato risultante dalla contabilità, individuando, laddove possibile, cause che giustifichino lo scostamento da indicare poi nel campo delle annotazioni al momento della trasmissione della comunicazione.
Fonte: Eutekne autori Sergio PELLEGRINO e Giovanni VALCARENGHI

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