Gerico setaccia scorte e magazzino

Le lettere di anomalia in arrivo in questi giorni accendono la spia sulle rimanenze
Anche il magazzino non coerente rischia di incappare nelle lettere di anomalia sugli studi di settore. Stanno arrivando in questi giorni le comunicazioni per il periodo d’imposta 2014, con le quali l’agenzia delle Entrate mette in guardia i contribuenti dalle irregolarità intercettate attraverso il controllo automatico. Allo stato attuale, infatti, l’attività di controllo dell’Agenzia esercitata con l’ausilio degli studi di settore si sviluppa su più livelli. E non più soltanto attraverso l’analisi della congruità dei ricavi e compensi dichiarati. 
Le liste di controllo 
Negli ultimi tempi il riscontro viene focalizzato su specifici automatismi che si originano dalla selezione di alcune poste di bilancio, principalmente attraverso l’utilizzo degli indici di coerenza e normalità economica. Fra questi, oggetto di grande attenzione da parte delle Entrate è il magazzino, su cui sono stati costruiti specifici indicatori, per i quali, al superamento dei valori-soglia, il contribuente viene inserito automaticamente in particolari liste selettive. 
La collocazione in tali liste viene portata a conoscenza del contribuente con la notifica (normalmente via Pec) delle lettere di anomalia.
Il test sul magazzino del 2014 
L’attività di monitoraggio sul magazzino da parte delle Entrate avviene attraverso la verifica dei valori indicati nel quadro F (dati contabili) del modello degli studi di settore. 
Alcune segnalazioni di anomalia sono rivolte principalmente a evidenziare errori contabili che spesso sono il frutto di dimenticanze. Ci riferiamo ai casi in cui le rimanenze finali di un anno sono diverse da quelle inziali dell’anno successivo o al mancato riporto nei dati extracontabili del valore del magazzino delle immobiliari (studi VG69U, VG40U, VK23U). 
Ben altra rilevanza, invece, riveste il controllo rubricato «Incoerenza nella gestione del magazzino», oggetto anch’esso di puntuale lettera di anomalia. Questo specifico controllo scatta quando l’indice di normalità «Durata delle scorte» si presenta superiore al livello standard misurato dallo studio di settore accompagnato da un incremento delle rimanenze finali. 
Particolare attenzione anche alla lettera di anomalia denominata «Gravi incoerenze nella gestione del magazzino», che si origina quando la durata delle scorte è molto alta e, comunque, superiore al doppio della soglia massima prevista dallo studio di settore, accompagnata da valori delle rimanenze finali uguali o lievemente inferiori a quelli delle esistenze iniziali.
È bene che il contribuente “gestisca” in modo appropriato le lettere, giustificando - quando possibile - le anomalie: ad esempio, un incremento delle rimanenze finali potrebbe essere motivato da una commessa ricevuta a cavallo d’anno o da un approvvigionamento straordinario eseguito dall’impresa per approfittare di quotazioni favorevoli delle materie prime (si veda Il Sole 24 Ore del2 giugno scorso). 
Prevenire le anomalie sul 2015 
In questa tornata dichiarativa, per stroncare sul nascere la comunicazione delle Entrate sarà necessario prestare particolare attenzione ad alcuni aspetti specifici, visto che le lettere di anomalia più “pericolose” si generano solo al ricorrere congiunto di un duplice ordine di condizioni. 
Partiamo dal caso dell’incoerenza nella gestione del magazzino. In presenza di valori-soglia elevati, ma contenuti in un range che non superi il doppio del valore dell’indicatore «Durata delle scorte», sarà sufficiente verificare che le rimanenze finali 2015 non superino quelle inziali dello stesso anno (in questo caso è ammessa anche una lieve riduzione).
I segnali di questo pericolo sono rinvenibili direttamente dalla visualizzazione dell’esito di Gerico 2016 e consistono nella non normalità dell’indicatore «Durata delle scorte», il cui mancato allineamento provoca l’inoltro della lettera di anomalia l’anno successivo. 
In secondo luogo, per quanto riguarda le gravi incoerenze nella gestione del magazzino, per evitare la lettera di anomalia sarà opportuno intervenire ancora una volta sull’indicatore «Durata delle scorte». In questo caso sarebbe opportuno si verificasse una riduzione del valore delle rimanenze finali tali da riportare l’indicatore almeno a un importo inferiore al doppio del valore-soglia. 
Fonte: Il sole 24 ore autore  Lorenzo Pegorin Gian Paolo Ranocchi

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